Tim crolla in borsa: -23% il 7 marzo 2024

Tim crolla in borsa: -23% il 7 marzo 2024

Il 7 marzo 2024 è stata una giornata da dimenticare per Telecom Italia (TIM) a Piazza Affari.

 Il titolo ha infatti perso oltre il 23%, chiudendo a 0,29 euro per azione. Si tratta del peggior calo giornaliero da marzo 2020.

La discesa è stata innescata da un articolo del Financial Times che ha ipotizzato un possibile aumento di capitale da parte della società.

L’amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola, ha cercato di rassicurare gli investitori, affermando che la società non ha bisogno di un aumento di capitale e che il piano industriale presentato a novembre è solido. Tuttavia, le sue parole non sono state sufficienti a frenare la caduta del titolo.

Le cause del crollo sono da ricercarsi in diversi fattori:

    Preoccupazioni per l’indebitamento di TIM. La società ha un debito di oltre 25 miliardi di euro, che ne limita la capacità di investire e di crescere.

    Il nuovo piano industriale non convince gli investitori. Il piano, presentato a novembre 2023, prevede la cessione della rete e la creazione di una società infrastrutturale. Tuttavia, gli investitori non sono convinti che questo sia il modo migliore per valorizzare TIM.

    La concorrenza nel mercato italiano è molto forte. TIM sta perdendo quote di mercato a favore dei suoi concorrenti, come Vodafone e Iliad.

    L’incertezza sul futuro della rete unica. Il governo italiano sta ancora valutando le diverse opzioni per la realizzazione della rete unica, e questo crea incertezza per il futuro di TIM.

Le prospettive per il futuro di TIM sono incerte. La società dovrà affrontare sfide importanti, come la riduzione del debito, il rafforzamento della sua posizione competitiva e l’adattamento al nuovo scenario del mercato italiano.

Altri aggiornamenti:

    8 marzo 2024: Il titolo TIM continua a perdere terreno, scendendo fino a 0,27 euro per azione.

La situazione di TIM è in continua evoluzione.

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