Delega fiscale: ritorna la cedolare secca sugli affitti commerciali

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Delega fiscale: ritorna la cedolare secca sugli affitti commerciali

Delega fiscale: ritorna la cedolare secca sugli affitti commerciali

La delega fiscale, approvata dal Consiglio dei ministri il 20 luglio 2022, prevede il ritorno della cedolare secca sugli affitti commerciali. La misura, che era stata introdotta nel 2019 e poi prorogata per il 2020 e il 2021, era stata sospesa nel 2022.

La cedolare secca sugli affitti commerciali prevede l’applicazione di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali, pari al 21% del canone di locazione annuo. L’opzione per la cedolare secca può essere esercitata dai proprietari di immobili commerciali classificati nella categoria catastale C/1, con una superficie fino a 600 metri quadrati, escluse le pertinenze.

La reintroduzione della cedolare secca sugli affitti commerciali è stata fortemente voluta dal governo, che la considera una misura utile a favorire la ripresa del mercato immobiliare commerciale. La misura, infatti, dovrebbe rendere gli affitti commerciali più convenienti per i proprietari, invogliandoli a mettere sul mercato immobili che altrimenti potrebbero essere rimasti sfitti.

I termini e le modalità per l’applicazione della cedolare secca sugli affitti commerciali saranno stabiliti con un decreto ministeriale da emanare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della delega fiscale.

Ecco i principali vantaggi della cedolare secca sugli affitti commerciali:

  • Agevolazioni fiscali: L’imposta sostitutiva del 21% è più vantaggiosa rispetto all’Irpef e alle addizionali, che possono arrivare fino al 43%.
  • Semplicità amministrativa: La cedolare secca prevede un’unica imposta da versare, senza la necessità di calcolare e pagare l’Irpef e le addizionali.
  • Flessibilità: L’opzione per la cedolare secca può essere esercitata in qualsiasi momento, anche nel corso del contratto di locazione.

La cedolare secca sugli affitti commerciali potrebbe avere un impatto positivo sul mercato immobiliare commerciale, rendendo gli affitti più convenienti per i proprietari e invogliandoli a mettere sul mercato immobili che altrimenti potrebbero essere rimasti sfitti.

Secondo i dati più aggiornati, diramati dal ministero delle Finanze (relativi all’anno fiscale 2021) 2,9 milioni di proprietari hanno scelto la cedolare, generando un imponibile per il fisco pari a 18,2 miliardi di euro, in aumento del 5% sul 2020.