Le compravendite di abitazioni in Italia sono diminuite del 10,4%

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Secondo i dati diffusi dall’Agenzia delle Entrate, nel terzo trimestre del 2023 le compravendite di abitazioni in Italia sono diminuite del 10,4% rispetto allo stesso periodo del 2022. Si tratta del secondo trimestre consecutivo in cui si registra un calo a due cifre, e del più significativo dal 2015.

Il calo delle compravendite è dovuto a una serie di fattori, tra cui:

  • L’aumento dei tassi di interesse dei mutui, che rende più costoso l’acquisto di una casa;
  • L’inflazione, che erode il potere d’acquisto delle famiglie;
  • L’incertezza economica, che genera insicurezza tra i consumatori.

Il calo delle compravendite è particolarmente evidente nelle grandi città, dove i prezzi delle case sono più elevati. A Firenze, le compravendite sono diminuite del 12,6%, a Roma del 14,4%.

Il calo delle compravendite potrebbe avere un impatto negativo sull’economia italiana, in quanto il settore immobiliare rappresenta un importante volano di crescita. Inoltre, potrebbe rendere più difficile per le famiglie acquistare una casa, in particolare per i giovani e le coppie con figli.

Ecco alcuni commenti di esperti sul calo delle compravendite:

  • “L’aumento dei tassi di interesse è il principale fattore che sta frenando il mercato immobiliare”, ha dichiarato Giovanni Stagno d’Alcontres, presidente di Assoimmobiliare. “Le famiglie stanno diventando più prudenti e stanno aspettando di vedere come si evolverà la situazione economica prima di prendere una decisione di acquisto”.
  • “Il calo delle compravendite è un segnale di allarme”, ha dichiarato Francesco Morace, presidente dell’Istituto Nazionale per la Competitività. “Il mercato immobiliare è un termometro della salute dell’economia, e il suo rallentamento potrebbe avere conseguenze negative per l’intero sistema”.

È probabile che il calo delle compravendite continui nei prossimi mesi, in particolare se i tassi di interesse continueranno a salire.