Deciso rialzo dei volumi di abitazioni compravendute in questo trimestre
Italia- mercato immobiliare residenziale del III trimestre 2021
Per l’Italia il clima del mercato immobiliare residenziale del III trimestre 2021 rilevato presso gli agenti immobiliari mediante il Sondaggio congiunturale del mercato delle abitazioni in Italia, è sintetizzabile nei punti che seguono:
- Il 67,2 per cento degli agenti intervistati ha segnalato una sostanziale stabilità dei prezzi di vendita nel terzo trimestre del 2021, una quota lievemente inferiore alla precedente rilevazione, e per la prima volta dall’inizio della rilevazione, nel 2009. Il saldo fra giudizi di aumento e riduzione delle quotazioni immobiliari è divenuto positivo (a 0,6 punti percentuali, da -3,3 nell’indagine precedente).
- La quota di agenzie che ha venduto almeno un’abitazione nel terzo trimestre è scesa all’82,4 percento (da 85,8) e di esse, il 78,6 per cento ha venduto solo abitazioni preesistenti.
- Lo sconto medio sui prezzi di vendita rispetto alle richieste iniziali del venditore è tornato ad aumentare lievemente al 9,7 per cento (dal 9,3) e si sono ridotti a 6,4 mesi (da 7,2) i tempi di vendita nel trimestre esaminato.
- Per oltre la metà degli agenti le cause prevalenti di cessazione dell’incarico a vendere restano le proposte di acquisto ritenute troppo basse dai venditori (53,5 per cento) e i prezzi giudicati troppo elevati dai compratori (50,6 per cento). Prosegue la riduzione della quota di operatori che riporta la difficoltà nel reperimento del mutuo come causa principale (al 21,3 per cento da 23,2 nella scorsa indagine, la quarta diminuzione consecutiva).
- Il 71,3 per cento delle compravendite è stato finanziato con mutuo ipotecario (dal 69,6 nel secondo trimestre); il rapporto fra l’entità del prestito e il valore dell’immobile è pressoché stabile al 77,8 per cento.
- Le attese delle agenzie riguardo al proprio mercato di riferimento sono migliorate, con un saldo tra aspettative favorevoli e di peggioramento tornato positivo per la prima volta dall’inizio del 2020 (2,7 punti percentuali da -2,2 nell’indagine precedente).
- Le aspettative sull’andamento del mercato immobiliare nazionale sono ancora migliorate: con riferimento all’evoluzione nel trimestre in corso il saldo rimane positivo e sale a 4 punti percentuali (da 0,3). Le prospettive a due anni rimangono stabili, con un saldo fra attese di miglioramento e peggioramento pari a 33,1 punti percentuali (da 33,5).
- Il saldo tra la quota degli agenti che ritiene che l’epidemia induca nel complesso un’espansione nella domanda di abitazioni e quella di chi si attende un impatto negativo è ulteriormente salita (a 35,0 punti percentuali da 29,5). L’impatto della pandemia sulla domanda di abitazioni si estenderebbe almeno fino alla metà del 2022 per oltre il 70 per cento degli agenti che si attendono effetti di stimolo alla domanda (da 64,2).
Nel complesso emerge un deciso rialzo dei volumi di abitazioni compravendute in questo trimestre raffrontato con l’omologo del 2020, che è stato, com’è noto, il primo trimestre nel quale le misure
di contenimento, attuate per contrastare la pandemia da COVID 19, furono allentate.
Rimane ampiamente positivo anche il confronto con il 2019 e i volumi fin qui compravenduti, nell’ipotesi di un quarto trimestre con transazioni alla pari del 2019, fanno presagire che il 2021 si possa ragionevolmente chiudere superando le 700 mila abitazioni scambiate nell’anno, una soglia che non veniva oltrepassata dal 2007.
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