Affitti 2016 – Rialzi a Trieste, Milano e Roma le città più care

Affitti 2016

Guida la classifica dei rialzi Trieste, Milano e Roma sono le città con gli affitti più cari, mentre
a Campobasso e Potenza i più bassi.

Al Sud continua la contrazione dei canoni di locazione, nelle grandi città del Nord si registrano aumenti più o meno considerevoli.

Secondo il rapporto dell’Osservatorio Immobiliare 2016 di Nomisma, elaborato insieme alla rete di agenzie immobiliari Solo Affitti, a guidare la classifica dei rialzi c’è Trieste (+10,3%), seguita da Trento (+6,3%), Venezia (+2,1%) e Milano (+1,7%).

Fanno eccezione le città di Bologna, che segna -3,7%, Genova, con -7%, e Torino, che con uno -0,1% resta sostanzialmente invariata.

Al Sud, restano invariati, secondo il rapporto di Nomisma, i dati relativi a Napoli (-0,1%), mentre i cali più significativi dei canoni d’affitto si sono riscontrati soprattutto a Catanzaro (-9%), Potenza (-6,5%), Palermo (-5,6%), Bari (-5,4%) e Campobasso (-4,9%).

Milano è la città più cara, con un canone medio di 931 euro. Al secondo posto troviamo Roma, dove si è rilevata una media di 823 euro mensi

Affitti  meno costosi a  Potenza, con un canone medio di 354 euro, seguita da Perugia (376 euro), Campobasso (363 euro) e Catanzaro (363 euro).

Trieste e Perugia sone le città dove è più diffuso il fenomeno di chi va in affitto per motivi di lavoro , con una quota del 40%, mentre Venezia è in testa per un notevole incremento del fenomeno delle condivisioni (30%).

Dopo il rimbalzo dello scorso anno i canoni medi in Italia adesso sembrano stabilizzarsi (- 0,2%), ma nel Paese ci sono due velocità tra nord e sud e anche differenze significative fra città e città.

In Aumentano i prezzi per trilocali e quadrilocali, in concomitanza con una maggiore richiesta, mentre diminuisce la ricerca di monolocali.

Permane la tendenza a considerare l’affitto una soluzione abitativa stabile,  più della metà di chi va in affitto, sceglie la casa come abitazione principale, secondo i dati della rete di agenzie immobiliari,  Tra questi, il 63% è rappresentato da coppie, con o senza figli.