Eurofound-Investimenti degli Stati dell’UE in edilizia residenziale pubblica

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interventi degli stati europei in euro per l'edilizia residenziale pubblica

Gli interventi degli Stati europei in euro per l’edilizia residenziale pubblica sono stati oggetto di una serie di studi e ricerche. Un recente studio dell’Eurofound ha rilevato che nel 2019 gli investimenti degli Stati membri dell’UE in edilizia residenziale pubblica sono stati pari a 18,8 miliardi di euro, in aumento del 5,5% rispetto all’anno precedente. La maggior parte degli investimenti (8,6 miliardi di euro) è stata diretta all’acquisto di nuovi alloggi, mentre il restante 10,2 miliardi di euro è stato destinato alla manutenzione e al miglioramento degli alloggi esistenti.

La Germania è stato lo Stato membro che ha investito di più in edilizia residenziale pubblica nel 2019, con 4,9 miliardi di euro, seguita dalla Francia (4,1 miliardi di euro) e dall’Italia (3,4 miliardi di euro). All’estremità opposta della classifica si trovano la Romania (150 milioni di euro), la Slovacchia (170 milioni di euro) e la Bulgaria (200 milioni di euro).

Gli investimenti in edilizia residenziale pubblica sono importanti per garantire un accesso abitabile e sostenibile all’alloggio per tutti i cittadini. L’aumento degli investimenti degli Stati membri dell’UE in questo settore è quindi positivo, anche se è necessario continuare a investire per colmare il gap tra la domanda e l’offerta di alloggi a prezzi accessibili.

Inoltre, gli investimenti in edilizia residenziale pubblica possono avere un impatto positivo sull’economia, creando posti di lavoro e contribuendo alla crescita. Secondo uno studio dell’UE, ogni euro investito in edilizia residenziale pubblica genera 1,5 euro di attività economica e crea 1,2 posti di lavoro.

Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, dall’articolo 25, che afferma:

Ogni persona ha diritto ad un tenore di vita adeguato per la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, comprendente cibo, vestiario, alloggio e cure mediche e servizi sociali necessari, e ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o altri casi di perdita di mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà.

 

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