Moody’s-emissioni corporate bond in Italia in ripresa a livelli normali nel 2017-18

Moody’s-emissioni corporate bond in Italia in ripresa a livelli normali nel 2017-18

Milano, 23 giugno 2017 – Grazie alle condizioni di mercato favorevoli e un ambiente macroeconomico in marginalmente
migliorato in Italia contribuiranno a alimentare una ripresa del rilascio di obbligazioni da società italiane non finanziarie nei prossimi 12-18 mesi, Dice Moody’s Investors Service in un rapporto pubblicato oggi.

Secondo l’agenzia statunitense, le emissioni di bond da parte delle società italiane dovrebbe tornare a livelli più normali, compresi tra i 20 e i 25 miliardi di euro, sia nel 2017 che nel 2018, dopo i 18 miliardi del 2016 (il livello più basso degli ultimi cinque anni).

I volumi nei primi cinque mesi del 2017 sono saliti dell’88% a 13,7 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma la crescita del volume probabilmente si rallenta nella seconda metà del 2017, poiché esiste una base di confronto più dura per la seconda metà , in quanto i volumi di emissione sono aumentati nella seconda metà del 2016; e non ci sono probabilmente i grandi emissioni della seconda metà dell’anno che fino ad oggi hanno spinto volumi nel 2017 (da ENEL SpA (stabile Baa2) e Italgas SpA (Baa1 negativo)).

La M & A potrebbe sostenere un aumento delle emissioni nel 2018, con un’offerta di offerta per Abertis di Atlantia SpA (Baa2 negativa) di 16,3 miliardi di euro, se completata, potenzialmente potenziando l’emissione di obbligazioni il prossimo anno.

Moody’s si aspetta che i volumi si attestino intorno ai livelli del 2017.

Le scadenze obbligazionarie per un importo di 18 miliardi di EUR a 19 miliardi di EUR sia nel 2018 che nel 2019 sostengono l’attività di mercato continuata attorno ai livelli attuali, ma non un aumento materiale dei volumi.

I grandi emittenti continueranno a guidare il mercato nel 2018.

Anche se il numero di società che emettono obbligazioni nel periodo gennaio-maggio 2017 è salito a 15 da 11 rispetto allo stesso periodo del 2016, pochi emittenti di grandi dimensioni rappresentavano il 68% dei volumi.

Nel periodo 2017 c’erano solo due emittenti per la prima volta; Italgas SpA (Baa1 negative) e Società Metropolitana Acque Torino SpA (SMAT, non classificato), che rappresentavano il 16,7% dei volumi totali.

Il mercato ad alto rendimento ha avuto un inizio molto lento fino al 2017 a causa dei volumi deboli degli emittenti.

Però, si aspetta che queste aziende ritornino sul mercato perché affrontano significative maturità obbligazionarie da ora fino alla fine del 2018, secondo Moody’s.

I prestiti bancari resteranno fortemente competitivi soprattutto per le società più piccole, nonostante il volume delle emissioni obbligazionarie supera quello dei nuovi prestiti bancari tra gennaio e maggio 2017.

I dati forniti dalla Banca d’Italia suggeriscono che le condizioni di prestito si sono ulteriormente allentate nel 2017, mentre la liquidità bancaria rimane abbondante.