Maltempo tragedia villa abusiva e l’Italia dell’abusivismo edilizio

Maltempo tragedia villa abusiva e l’Italia dell’abusivismo edilizio

La tragedia di Casteldaccia: “La villetta si trova vicino all’alveo del fiume sfondato, contrariamente a quanto previsto dal regio decreto 523/1904, il Testo unico sulle opere idrauliche aggiornato negli anni con l’obiettivo di garantire fra le altre cose il libero deflusso delle acque che scorrono in fiumi, torrenti, canali e scolatoi pubblici. Una legge inderogabile per cui le opere costruite in violazione vengono contemplate nella previsione dell’articolo 33 della legge 47/1985, e sono dunque da considerare insanabili.“

“Sembrerebbe inoltre che la villa colpita dall’esondazione fosse oggetto di un’ordinanza di demolizione fin dal 2008, impugnata dinanzi al Tar che non si sarebbe ancora espresso. “

L’Italia dell’abusivismo edilizio

Nonostante gli abbattimenti edilizi siano previsti dalla legge, dal 2004 a oggi, su oltre 71.450 immobili
interessati da ordinanze di demolizione, solo 14.018 immobili sono stati rasi al suolo.

C’è un’Italia dell’abusivismo edilizio che riguarda una pluralità indeterminata di vecchi e nuovi eco-mostri e che rende socialmente tollerabile l’esistenza e la sopravvivenza di questi illeciti di cemento dove più dell’80% degli immobili da demolire è ancora in piedi.

Inoltre, secondo la legge, il patrimonio edilizio abusivo colpito da ordine di abbattimento non eseguito entro i tempi di legge è a tutti gli effetti di proprietà
del Comune cui spetta demolirlo in danno all’ex proprietario o destinarlo a usi di pubblica utilità.
Rispetto ai 57.432 abusi non demoliti, appena il 3,2 per cento, ossia 1.850 immobili, risulta acquisito al patrimonio comunale.

In Friuli-Venezia Giulia solo il 35% delle abitazioni illegali sopravvive alle ordinanze di demolizione;
In Liguria la percentuale sale al 67%;
In Sicilia tocca punte del 83%;
In Lazio la percentuale è del 88%;
In Calabria è del 94%;
In Campania arriva al 97%. Con Ischia con 600 case da abbattere e 27mila pratiche di condono. E dal 2009 gli isolani si battono contro le demolizioni

I dati negativi riportati da Veneto, Piemonte e Valle d’Aosta, dove circa il 70% degli eco-mostri rimane ben saldo al proprio posto e spicca su tutte il Trentino-Alto Adige che, con il suo 87,6% fa di gran lunga peggio di molte regioni del Sud.

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