La Ue intende proporre l’equo compenso per i tirocini

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La Commissione europea ha annunciato il 10 gennaio 2024 l’intenzione di proporre una direttiva per garantire l’equo compenso per i tirocini in tutti i paesi dell’Unione europea. La proposta dovrebbe essere presentata entro la fine della legislatura, nel 2024.

 

L’attuale quadro normativo europeo sui tirocini è molto frammentato, con differenze significative tra i vari paesi. In alcuni paesi, come l’Italia, i tirocini sono generalmente non pagati, mentre in altri, come la Francia, sono retribuiti.

 

La proposta della Commissione europea prevederebbe che tutti i tirocini, compresi quelli curriculari, siano retribuiti in modo equo. Il compenso dovrebbe essere proporzionato alla durata del tirocinio, alle mansioni svolte e al livello di qualificazione del tirocinante.

 

La proposta prevederebbe inoltre che i tirocinanti abbiano diritto alla protezione sociale, come l’assicurazione contro la malattia e l’infortunio.

 

La proposta dell’Ue è stata accolta con favore da diverse organizzazioni, tra cui la Commissione europea dei diritti sociali (ECSR), che ha affermato che “l’equo compenso per i tirocini è un elemento essenziale per garantire che i tirocinanti non siano sfruttati e che abbiano le stesse opportunità di sviluppo professionale dei lavoratori”.

 

Tuttavia, la proposta ha anche suscitato alcune critiche da parte di alcune imprese, che hanno affermato che potrebbe rendere più difficile per le piccole e medie imprese offrire tirocini.

 

La proposta della Commissione europea dovrà essere approvata dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea prima di entrare in vigore.