La stabilità finanziaria dell’Italia dipende sempre più dalla BCE

la stabilità finanziaria dell'Italia dipende sempre più dalla BCE

L’Italia dipende dalla BCE “Compratore dell’ultimo resort” in quanto investitori stranieri scaricano le obbligazioni italiane.

Secondo la Banca dei Regolamenti Internazionali, nel 2016 le banche internazionali hanno ridotto la loro esposizione in Italia del 15%, ovvero oltre 100 miliardi di dollari, la metà dell’ultimo trimestre dell’anno.

E’ chiaro, quindi, che non c’è una cospirazione, ma una diffusa diffidenza della direzione intrapresa nella terza economia dell’area dell’euro.

Soprattutto il sistema bancario in Germania sembra aver sviluppato una diffidenza profonda.

La sua esposizione al paese alla fine dell’anno scorso è poco più di un quarto di quello delle banche francesi, e ora è diminuita tanto che è del 30% inferiore a quello che le istituzioni tedesche avevano sull’Italia all’Euro 1999 debutto.

Nessun altro importante sistema bancario ha attuato un ritiro di queste proporzioni, come se l’integrazione della moneta unica non fosse mai iniziata.

La perdita di cento miliardi di dollari da parte di grandi investitori stranieri sarebbe un colpo, non per gli acquisti di obbligazioni italiane da parte della Banca Centrale Europea.

Nel corso del 2016 abbiamo continuato a pagare tassi di interesse per circa dieci miliardi di euro al mese, su obbligazioni societarie e soprattutto sui titoli sovrani.

Infatti il rilascio delle banche straniere è legato all’intervento della BCE, perché hanno l’opportunità di vendere all’Istituto di Francoforte buona parte dei loro titoli di stato.

Non è un caso se il debito pubblico detenuto all’estero è sceso di soli 42 miliardi nei primi nove mesi del 2016, secondo Bruegel. L’irruzione della BCE sul mercato e il ritiro delle banche estere sono quindi due facce della stessa moneta.

Il risultato è che la stabilità finanziaria italiana sta sempre più dipendendo dal sostegno di un’istituzione internazionale che il prossimo anno sarà quasi certamente cessato.

La controparte di questa riduzione dell’esposizione è l’aumento del saldo negativo di Target2 in Italia, che la BCE ha già attribuito agli investitori stranieri che vendono nei propri programmi di acquisto di attività e che reinvestono i proventi dall’Italia.

Di conseguenza, la stabilità finanziaria dell’Italia dipende sempre più dalla BCE.