DDL CAPITALI, via libera alla camera cosa cambia per le liste del CDA

Il DDL Capitali, approvato dalla Camera il 7 febbraio 2024, introduce diverse novità per le liste del CdA delle società quotate. Ecco le principali:

Liste del CdA:

• Lista del Board: Dal 1° gennaio 2025, il consiglio di amministrazione (CdA) avrà la possibilità di presentare una propria lista di candidati per il rinnovo dell’organo. La lista dovrà contenere un numero di candidati pari al numero dei componenti da eleggere maggiorato di un terzo.
• Quote di genere: La lista del CdA dovrà rispettare le quote di genere previste dalla legge Golfo-Mosca, che prevedono la presenza di almeno il 33% di donne nei CdA delle società quotate.
• Liste di minoranza: Le liste di minoranza che non ottengono più del 20% dei voti non avranno diritto a seggi in CdA. I seggi saranno ripartiti tra le liste che hanno ottenuto più del 20% dei voti in proporzione ai voti ottenuti sul residuo 20% riservato.

Altri cambiamenti:

• Maggioranza per l’elezione del CdA: L’elezione del CdA avverrà con il sistema del voto di lista e non più con il voto uninominale. Per essere eletti, i candidati dovranno ottenere la maggioranza dei voti validi.
• Poteri del presidente del CdA: Il DDL rafforza i poteri del presidente del CdA, che avrà il compito di convocare e presiedere il consiglio, di fissare l’ordine del giorno e di coordinare i lavori del consiglio.

Obiettivi del DDL:

• Il DDL Capitali si propone di migliorare la governance delle società quotate, aumentando la rappresentanza delle minoranze e rafforzando il ruolo del CdA.

Critiche al DDL:

• Alcune critiche al DDL riguardano il rischio di eccessiva concentrazione di potere nelle mani del CdA e la possibilità che le liste di minoranza siano penalizzate.

E’ importante sottolineare che il DDL è ancora in fase di discussione e potrebbe subire ulteriori modifiche prima della sua approvazione definitiva.