Bce lascia i tassi d’interesse invariati.
La Bce ha deciso di lasciare i tassi d’interesse invariati.
La Banca centrale europea (BCE) ha deciso di lasciare i tassi d’interesse invariati nella riunione del 25 gennaio 2024. Il tasso sui rifinanziamenti principali resta quindi fermo al 4,50%, quello sui depositi al 4% e quello sui prestiti marginali al 4,75%.
Questa decisione è stata presa in considerazione dell’andamento dell’inflazione, che si è confermata in calo a novembre 2023, attestandosi al 4,9% a livello annuo nell’Eurozona. Tuttavia, la BCE ha sottolineato che “l’inflazione rimane elevata e resta un rischio per la stabilità dei prezzi”.
La decisione di lasciare i tassi invariati è stata anche influenzata dalla debolezza dell’economia dell’Eurozona, che sta ancora affrontando le conseguenze della pandemia di COVID-19 e della guerra in Ucraina. La BCE ha affermato che “l’economia è in ripresa, ma rimane vulnerabile alle pressioni al ribasso”.
La prossima riunione del Consiglio direttivo della BCE si terrà il 9 marzo 2024. A quel punto, la BCE valuterà nuovamente l’andamento dell’inflazione e dell’economia dell’Eurozona per prendere una decisione sui tassi d’interesse.
In particolare, la BCE dovrà considerare i seguenti fattori:
- L’andamento dell’inflazione: se l’inflazione dovesse continuare a scendere, la BCE potrebbe decidere di abbassare i tassi d’interesse.
- La crescita economica: se la crescita economica dovesse rallentare ulteriormente, la BCE potrebbe decidere di mantenere i tassi invariati o addirittura di abbassarli.
La decisione della BCE sui tassi d’interesse avrà un impatto significativo sull’economia dell’Eurozona. Tassi d’interesse più elevati rendono più costosi i prestiti, rallentando la crescita economica. Tassi d’interesse più bassi, invece, rendono i prestiti più convenienti, stimolando la crescita economica.
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