Via libera al decreto per il salvataggio delle banche venete

decreto per il salvataggio delle banche venete

Via libera del consiglio dei ministri al decreto per il salvataggio delle banche venete, a fovore delle economie del territorio e nelle regole europee.

Domani gli sportelli aperti regolarmente, evitato fallimento disordinato

Il provvedimento dal consiglio dei ministri, crea la cornice normativa per la ‘liquidazione ordinata’ (liquidazione coatta amministrativa) di Veneto Banca e Popolare Vicenza, con il conseguente passaggio della parte sana delle due venete a Intesa Sanpaolo, alla quale andrà un esborso di cassa di circa 5,2 miliardi.

Di questi, 4,7 miliardi serviranno per mantenere invariato i parametri patrimoniali del gruppo.

Altri 400 milioni «a copertura delle garanzie attivate per fronteggiare i rischi legati al completamento della due diligence nei confronti dello stock delle sofferenze».

È previsto anche il ristoro degli obbligazionisti subordinati retail, fino al 100%. Una parte del ristoro, il 20%, sarà fornita da Intesa Sanpaolo.

“Una decisione molto importante, molto urgente, e necessaria e io confido che questa decisione avrà in Parlamento il sostegno che merita, cioè il più ampio possibile” ha detto il premier, Paolo Gentiloni, in una conferenza stampa al termine del CdM.

Il decreto approvato dal governo mobilizza risorse fino a 17 miliardi, ha spegato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.

L’esborso effettivo dello Stato per le banche venete sarà di circa 5 miliardi, cifre che non impattano sull’indebitamento, ha spegato il ministro.

Via libera da Bruxelles al decreto per il salvataggio delle banche venete, ok dal commissario europeo Margrethe Vestager.