Case green: il Parlamento Ue approva la direttiva

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Case green: il Parlamento Ue approva la direttiva

Il Parlamento Europeo ha approvato in via definitiva la direttiva “Case green”, un pacchetto di misure ambizioso per rendere gli edifici in Europa più efficienti dal punto di vista energetico e ridurre le emissioni di gas serra.

L’ambizioso obiettivo è di azzerare le emissioni dell’intero parco immobiliare europeo entro il 2050.

Cosa prevede la direttiva?

    Nuovi edifici a zero emissioni dal 2030: tutti i nuovi edifici residenziali e pubblici dovranno essere a zero emissioni dal 2030.

    Ristrutturazioni degli edifici esistenti: gli edifici esistenti dovranno essere ristrutturati per migliorare le loro prestazioni energetiche.

    Stop alle caldaie a gas dal 2040: dal 2040 non saranno più installate nuove caldaie a gas negli edifici residenziali.

    Promozione delle pompe di calore: le pompe di calore saranno promosse come alternativa alle caldaie a gas.

    Efficienza energetica degli edifici pubblici: gli edifici pubblici dovranno essere ristrutturati per raggiungere la classe energetica E entro il 2027 e la classe energetica D entro il 2030.

Cosa significa per l’Italia?

L’Italia dovrà recepire la direttiva “Case green” nella propria legislazione entro due anni.

Le nuove norme avranno un impatto significativo sul settore edile italiano, che dovrà riqualificarsi per essere in grado di costruire e ristrutturare edifici in modo efficiente dal punto di vista energetico.

La direttiva “Case green” è un passo importante per la lotta al cambiamento climatico e per la decarbonizzazione del settore energetico europeo.

Secondo l’Istat, oltre l’82% degli edifici in Italia – 12 milioni sui 14,5 milioni totali – sono ad uso residenziale, mentre i restanti 2,5 milioni comprendono altre tipologie. La maggior parte di questi edifici ha un’età media avanzata: secondo l’Enea, quasi il 60% ha un’età media di 59 anni e presenta una scarsa classe energetica (classe G o E).

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