Banca aperta: una grande revisione che apre le porte ai loro dati

Banca aperta: una grande revisione che apre le porte ai loro dati

Le banche europee si preparano a una grande revisione che apre le porte ai loro dati

Le banche sono da tempo avvantaggiate quando si tratta di dati sui loro clienti.

Dai conti correnti alle carte di credito, gli istituiti di credito hanno accesso a vaste quantità di informazioni che i concorrenti della financial technology (fintech) se li sognano.

In Europa, tutto potrebbe cambiare.

Il 13 gennaio, le banche che operano nell’Unione Europea saranno costrette ad aprire i propri dati
dei clienti a società terze, cioè quando i clienti danno il loro consenso.

I legislatori europei sperano che l’introduzione della direttiva sui servizi di pagamento rivista (PSD2)
darà alle imprese non bancarie la possibilità di competere con le banche nel settore dei pagamenti e
offrire ai consumatori maggiori possibilità di scelta su prodotti e servizi finanziari.

L’Autorità britannica per la concorrenza e i mercati (CMA) ha definito piani simili per consentire ai
clienti di condividere i propri dati con altre banche e terze parti. Con il consenso del cliente,
le banche del Regno Unito dovranno fornire alle società autorizzate di terze parti l’accesso ai dati
del conto corrente.

Tali regolamenti fanno parte di una transizione concettuale nota come “banca aperta”.

Sotto un quadro bancario aperto, sostengono i sostenitori, le società non bancarie – dalle grandi
aziende come Amazon e IBM alle start-up – sarebbero in grado di creare nuovi prodotti finanziari
utilizzando i dati delle banche.

Dozzine di aziende fintech in tutta Europa beneficeranno della direttiva UE aggiornata, in quanto i
dati delle banche consentiranno loro di creare nuovi prodotti.