Sussidio per gli aiuti al coronavirus e mettere in sicurezza l’economia

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Sussidio per gli aiuti al coronavirus e mettere in sicurezza l’economica

Bisogna introdurre ufficialmente un sussidio per gli aiuti al coronavirus e mettere in sicurezza l’economia.

L’Unione Europea deve prendere atto con prevvedimenti audaci su priorità fondamentali che sono estremamente urgenti e  necessari.

Iniziative che devono includere aiuti finanziari diretti a tutti i cittadini europei, per le piccole imprese, per industrie strategiche e sforzi per rafforzare il sistema sanitario.

Tra gli aiuti diretti per tutti i cittadini europei si  dovrebbe corrisponderde almeno €.700 per ogni cittadino europeo che guadagna fino a 45.000.  ( Chiaramente con iniziative che incentivino al lavoro sia per il lavoratore che per chi assume)

Gli aiuti andrebbero corrisposti per ogni componente della famiglia, inclusi anche €.200 aggiuntivi per ogni figlio minorenne.

Questo è molto meno di quanto è stato approvato dal Senato negli Usa con  aiuti da 2000 Miliardi di dollari.

Contrastare la diffusione del coronavirus già comporta e comporterà un tributo finanziario per gli individui, le famiglie e le imprese. Queste iniziative attenuerebbero l’impatto per la maggior parte dei cittadini dell’Uninone Europea e limiterebbero i danni all’economia di tutti i relativi Stati.

L’assistenza diretta in euro, anche se al momento si hanno forti resistenze tra diversi Stati dell’Unione, ma gli indicatori economici renderanno necessari questi interventi.

Ciò fornirà un sollievo immediato alle persone che stanno affrontando problemi economici fermi a casa.

Al momento per quanto riguarda, il governo italiano ( Cura Italia) ha sospeso il versamento delle ritenute d’acconto dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria. I versamenti sospesi saranno effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di maggio 2020.

Altre iniziative approvate dal Governo Italiano registriamo  il Credito d’imposta affitto, Credito d’imposta sanificazione negozi, ammortizzatori sociali ( nuovo trattamento di cassa integrazione ordinario in sostituzione dei precedenti ammortizzatori),nuova Cig in deroga, indennità 600 euro ai professionisti, co.co.co, lavoratori agricoli e dello spettacolo.

Ciò non risolve tutti i problemi che l’Italia sta affrontando dall’oggi al domani, così pure sarà per le altre nazioni dell’Unione Europea, i pagamenti in contanti alle famiglie a medio e basso reddito forniranno supporto diretto il più rapidamente possibile.

Contrastare la diffusione del coronavirus comporterà un tributo finanziario per gli individui, le famiglie e le imprese. Queste raccomandazioni attenueranno l’impatto per la maggior parte cittadini e limiteranno i danni all’economia dell’Unione Europea.

Per l’europa è il momento di agire adesso.

Ora è diverso anche alla Bce sono consapevoli che le potenti misure messe in campo (quantitative easing” da 750 miliardi) per inondare di liquidità il mercato, di fornire tonnellate di prestiti a tasso zero alle banche e alle imprese non basteranno. Si tratta comunque di prestiti. E il mondo sta precipitando in una doppia crisi, di domanda e di offerta. Per evitare che le aziende che hanno chiuso in queste settimane falliscano, che il numero dei disoccupati schizzi a livelli stellari, i governi dovranno mettere in tasca alle aziende e alle famiglie soldi veri: sussidi, aiuti, ammortizzatori.

L’idea è di fornire finanziamenti come sovvenzioni, che non dovrebbero essere rimborsati, garantiti dagli Stati.

Concedere o garantire prestiti garantiti alle industrie la cui sopravvivenza è messa a rischio dall’epidemia del coronavirus.

Anche un pacchetto che includa le piccole imprese.( piccoli negozianti, uffici professionali, piccoli artigiani,ecc.) La struttura del prestito, a quelle imprese che mantengono il presonale nel loro libro paga. Potrebbero anche utilizzare il prestito per coprire cose come ferie retribuite e pagamenti ipotecari.

Dove lavorano complessivamente milioni di persone che oggi affrontano la prospettiva di fallire.

Si trovano ad affrontare questa minaccia a causa di nessuna colpa propria, ma a causa di una pandemia globale che porta le persone ad interrompe la produttività.

Tutte le controparti, dai Vertici dell’Unione Europea, la BCE e i capi di Stato dell’area euro devono unirsi urgentemente.

Trattare discussioni urgenti e subito intervenire.