Redditi al palo il gender gap in Italia fino a 9000 euro di differenza
Redditi al palo, il gender gap in Italia: fino a 9.000 euro di differenza
Febbraio 2024: a due anni dalla pandemia, il divario di genere nei redditi in Italia rimane preoccupante. Le donne continuano a guadagnare meno degli uomini, con un gap che può raggiungere i 9.000 euro annui.
Le cause del gender gap:
Segregazione occupazionale: le donne sono concentrate in settori con retribuzioni inferiori, come la cura della persona, l’istruzione e il commercio.
Tempo parziale: le donne sono più frequentemente impiegate a tempo parziale, spesso per motivi di cura familiare.
Differenze salariali a parità di mansione: le donne, a parità di ruolo e competenze, guadagnano ancora meno degli uomini.
Soffitto di cristallo: le donne incontrano maggiori difficoltà nel raggiungere posizioni di vertice nelle aziende.
Le conseguenze del gender gap:
Povertà femminile: il divario di genere nei redditi aumenta il rischio di povertà per le donne, soprattutto per le madri single.
Disuguaglianza economica: il gender gap rappresenta un ostacolo alla crescita economica e allo sviluppo sociale del Paese.
Cosa fare per ridurre il gender gap:
Promuovere l’occupazione femminile in settori con retribuzioni più elevate.
Ridurre il ricorso al tempo parziale involontario.
Assicurare la parità di retribuzione a parità di mansione.
Favorire la conciliazione vita-lavoro per entrambi i generi.
Sostenere le donne nel raggiungimento di posizioni di leadership.
Le iniziative in corso:
Il governo italiano ha adottato il Piano Nazionale per la parità di genere 2021-2026.
Sono state introdotte misure per favorire la conciliazione vita-lavoro, come il congedo parentale e il bonus baby-sitting.
Diverse aziende stanno implementando politiche per la parità di genere, come la revisione delle retribuzioni e la promozione di donne in posizioni di leadership.
Ridurre il gender gap è un obiettivo fondamentale per la giustizia sociale e per la crescita economica del Paese. E’ necessario un impegno costante da parte di tutti gli attori: governo, aziende, sindacati e società civile.
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