Rapporto Abi – Il rallentamento dell’economia deprimere la domanda di prestiti

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rapporto mensile Abi a settembre 2023

Rapporto mensile Abi a settembre 2023

Il  rallentamento dell’economia continua a deprimere la domanda dei prestiti bancari a famiglie e imprese

Secondo il rapporto mensile dell’Abi, a settembre 2023, la domanda di prestiti bancari a famiglie e imprese è proseguita in calo, confermando il trend di rallentamento osservato nei mesi precedenti.

In particolare, i prestiti alle famiglie hanno registrato una contrazione dell’1,6% rispetto a agosto, a 2.153,4 miliardi di euro. La flessione è stata trainata dai mutui per l’acquisto di abitazioni, che hanno registrato un calo del 2,9%, a 1.048,1 miliardi di euro. I prestiti al consumo, invece, sono diminuiti dello 0,8%, a 1.105,3 miliardi di euro.

I prestiti alle imprese hanno registrato una contrazione dell’1,0% rispetto a agosto, a 2.272,1 miliardi di euro. La flessione è stata diffusa tra tutte le tipologie di prestiti, con una contrazione più marcata per i prestiti a medio e lungo termine (-1,3%).

Il rallentamento della domanda di prestiti è riconducibile a diversi fattori, tra cui il rallentamento dell’economia, l’aumento dei tassi di interesse e l’incertezza geopolitica.

L’economia italiana ha registrato una crescita del 2,7% nel primo trimestre del 2023, ma è attesa in rallentamento nel secondo trimestre. L’aumento dei tassi di interesse, avviato dalla Banca Centrale Europea per contrastare l’inflazione, sta rendendo più costosi i prestiti bancari. Infine, l’incertezza geopolitica, legata alla guerra in Ucraina e il conflitto israelo-palestinese  sta limitando gli investimenti delle imprese.

In attesa di segnali di ripresa dell’economia, è probabile che la domanda di prestiti bancari continui a decrescere nei prossimi mesi.