Madrid ospita “Europa Viva 24” organizzato da Vox Milei presente

Madrid ospita “Europa Viva 24” organizzato da Vox, Milei presente

L’incontro, presso il Palazzo Vistalegre di Madrid, si è svolto il 18 e 19 maggio, a poche settimane dalle elezioni del Parlamento Europeo

Madrid ha ospitato lo scorso fine settimana “Europa Viva 24”, un evento organizzato da Vox che ha riunito esponenti dell’estrema destra da vari paesi europei, latinoamericani e dagli Stati Uniti. Tra i relatori spiccava il presidente argentino Javier Milei.

L’evento era stato annunciato a marzo dal leader di Vox, Santiago Abascal, come “un grande convegno di patrioti”. Si è concluso domenica con una conferenza politica a cui hanno partecipato figure di spicco come la leader del partito di estrema destra francese, Marine Le Pen, e in formato elettronico il primo ministro ungherese, Viktor Orbán, e la sua omologa italiana, Giorgia Meloni.

Miquel Ramos, ricercatore dei movimenti sociali e dell’estrema destra, ha commentato: “Questi eventi sono vetrine di autopromozione per l’estrema destra, e per questo invitano star dell’ambiente ultra come Javier Milei”. Ramos ha aggiunto che “Vox non è al suo meglio, e questo evento serve a mostrare i muscoli e dimostrare ai suoi alleati ed elettori la sua forza”.

Javier Milei festeggia i suoi primi 100 giorni alla guida dell’Argentina con una riduzione negli aiuti sociali e difficoltà economiche. Tuttavia, classificare tutte le formazioni partecipanti nello stesso gruppo può essere controproducente data la diversità dei discorsi esistenti. “Ad esempio, la posizione del partito di Meloni e del partito di Orbán non è la stessa”, afferma Fernando Vallespín, politologo e professore di teoria politica all’Università Complutense di Madrid.

La spinta dell’estrema destra europea

Significativa è stata la partecipazione dei partiti europei ultraconservatori a Europa Viva 24 in vista delle prossime elezioni del Parlamento comunitario di giugno. “L’estrema destra è in un punto molto alto, tenendo conto della forza che ha in diversi paesi dell’Unione, e che appunto alimenta la polarizzazione”, afferma Vallespín.

Questa polarizzazione politica è diventata un terreno fertile per la proliferazione dell’estrema destra, con partiti come l’ultraconservatore Alternativa per la Germania (AfD) che occupano il secondo posto nei sondaggi sulle intenzioni di voto alle elezioni europee. “Il vero successo dell’estrema destra in Europa è che altri partiti, non solo i conservatori o i liberali, ma anche i socialdemocratici, cominciano a parlare come loro e a sviluppare politiche sull’immigrazione”, dice Ramos, autore del libro “Antifascisti”.

In un’intervista per RNE, Vallespín ha sottolineato che questi partiti cercano di creare un’Unione Europea “delle patrie”, ma allo stesso tempo mirano a conquistare le istituzioni europee per imporre i loro valori e le politiche contro l’immigrazione.

Le reti sociali nella strategia ultra

“L’Europa ha recentemente vissuto una pandemia, la guerra in Ucraina e la situazione in Palestina, di cui l’estrema destra ha approfittato per aumentare la polarizzazione dei cittadini attraverso l’uso dei social network o dei propri media”, avverte Ramos.

L’evento Europa Viva 24 si aggiunge alla grande penetrazione che i partiti di estrema destra hanno nei social network, che probabilmente utilizzeranno per promuovere la convenzione. Il loro dominio su piattaforme come TikTok, grazie a uno studio approfondito del funzionamento degli algoritmi, ha permesso di politicizzare i gruppi più giovani.

“L’estrema destra ha saputo usare molto bene le reti sociali, dove non ci sono filtri e si possono diffondere notizie false o incitamento all’odio”, dice Ramos. I leader di questi partiti caricano regolarmente video che comunicano le loro idee e contenuti che catturano l’utente, modificando le raccomandazioni per mostrare elementi simili.

“È una battaglia culturale e sono stati investiti molti soldi per raggiungere quante più persone possibile; questo ha permesso di influenzare il dibattito pubblico e suscitare paure che portano a più voti”, sostiene Ramos.

I processi di radicalizzazione si diversificano e collocano l’estrema destra in un “momento dolce” che permette loro di raggiungere le istituzioni, anche senza essere necessariamente la prima forza nelle intenzioni di voto. “Anche se la maggioranza dei gruppi parlamentari costituiti in Europa è garantita”, conclude Ramos.

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