L’Autorità bancaria europea (EBA): stress test di 51 banche di 15 paesi

eba- european banking authority

BRUXELLES – L’Autorità bancaria europea (EBA) ha pubblicato oggi,  venerdì 29 luglio,i risultati del livello di UE 2016 stress test di 51 banche di 15 paesi dell’UE e del SEE che copre circa il 70% degli attivi bancari in ciascuna giurisdizione e in tutta l’UE. L’obiettivo dello stress test è quello di fornire le autorità di vigilanza, le banche e gli altri operatori del mercato, con un quadro analitico comune per confrontare in modo coerente e valutare la resilienza delle grandi banche dell’UE agli sviluppi economici negativi. Insieme con i risultati, l’EBA sta fornendo ancora una volta notevole trasparenza dei bilanci delle banche dell’UE, con oltre 16.000 punti di dati per ogni banca, un passo essenziale verso il rafforzamento della disciplina di mercato nell’UE.

MALE MPS E DEUTSCHE BANK. Se lo scenario avverso si verificasse, il Cet1 di Mps crollerebbe a -2,44%. La previsione non tiene conto dell’aumento di capitale annunciato dal cda della banca il 29 luglio. Si tratta dell’unico istituto tra quelli testati dall’Eba a collocarsi sotto la soglia del 5,5%, usata nel 2014 come spartiacque nello scenario ipotetico avverso. Ma una stangata arriva anche sul patrimonio di Deutsche Bank: Cet1 al 7,8% in caso di scenario negativo, in caduta libera rispetto al 13,19% del 2015.

IN CALO MA SOPRA LA SOGLIA INTESA E UNICREDIT. Unicredit, sempre nello scenario peggiore, scenderebbe al 7,1% dal 10,38% del 2015. Intesa Sanpaolo, invece, al 10,2% (13% nel 2015). Il Cet1 del Banco Popolare scivolerebbe al 9% (12,39% nel 2015), quello di Ubi Banca all’8,85% (11,62% nel 2015). Mediobanca, infine, avrebbe un Cet1 all’8,75%, in calo di 94 punti base rispetto al 12,4% del dicembre 2015.

BANCHE ITALIANE AL 7,7%. Guardando ai dati aggregati, il Cet1 delle banche italiane arriva al 7,7%. Meglio di Austria (7,3%,) e Irlanda (7,5%), ma peggio di Gran Bretagna (8,5%), Spagna (8,6%), Germania (9,46%) e Francia (9,7).

Tra le 10 banche che sotto stress presentano la percentuale più bassa di Cet1, quelle italiane sono due: Mps in prima posizione, e Unicredit in quarta.
Raiffeisen e Banco Popular Espanol si trovano rispettivamente al secondo e al terzo posto, mentre dopo Unicredit ci sono Barclays (Cet1 al 7,30% dall’11,42% nel 2015),Allied Irish Bank (7,39% dal 15,86%), Commerzbank (7,42% dal 13,77%), The Governor and Company of ther Bank of Ireland (7,69% dal 13,30%), Deutsche Bank (7,8% dal 13,19%) e Société Générale (8,03% dall’11,42%).

EBA Presidente Andrea Enria , ha dichiarato: “Anche se riconosciamo la vasta raccolta di capitali fatto finora , questo non è un certificato di buona salute . Resta del lavoro da fare .

“I risultati sono migliori del previsto per le banche più grandi , tra cui Deutsche Bank e UniCredit “, ha detto , Carlo Alberto Carnevale Maffè , docente di strategia aziendale presso l’Università Bocconi di Milano .
” Ciò che resta una preoccupazione è Monte Paschi che ha bisogno di misure urgenti per ricostituire il capitale . ”

La Banca d’Inghilterra stasera in un comunicato ha rassicurato insistendo sul fatto che le istituzioni finanziarie del Regno Unito sono ben attrezzati per affrontare una recessione europea o addirittura mondiale.