La siccità incombe: il Piemonte chiede lo stato di calamità naturale

La siccità incombe: il Piemonte chiede lo stato di calamità naturale

La morsa della siccità stringe il Piemonte. La regione, già duramente colpita dalla carenza di acqua negli scorsi mesi, ha fatto richiesta di stato di calamità naturale.

L’obiettivo è ottenere il riconoscimento formale della gravità della situazione e accedere a misure di sostegno per le aziende agricole e gli altri settori colpiti dalla siccità.

Le conseguenze della siccità in Piemonte sono pesanti:

    Danni all’agricoltura: I raccolti sono compromessi, con perdite stimate fino al 70% per alcune colture.

    Rischio per l’approvvigionamento idrico: La carenza di acqua minaccia la fornitura idrica per uso potabile e irriguo.

    Danni all’ambiente: La siccità aumenta il rischio di incendi boschivi e desertificazione.

La richiesta di stato di calamità naturale è stata avanzata dalla Regione Piemonte al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

Il riconoscimento dello stato di calamità naturale permetterebbe di:

    Attivare misure di sostegno per le aziende agricole colpite dalla siccità, come ad esempio contributi a fondo perduto e prestiti agevolati.

    Finanziare interventi per la gestione della crisi idrica, come ad esempio la realizzazione di nuovi pozzi e la riparazione di infrastrutture danneggiate.

    Promuovere campagne di sensibilizzazione sull’uso responsabile dell’acqua.

La siccità è un problema serio che richiede un impegno comune. La richiesta di stato di calamità naturale da parte del Piemonte è un passo importante per affrontare questa sfida e tutelare il territorio e le sue comunità.

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