La banca privata svizzera Banque Pictet ammette di aver cospirato con i contribuenti statunitensi per nascondere beni e redditi in conti offshore

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La banca privata svizzera Banque Pictet ammette di aver cospirato con i contribuenti statunitensi per nascondere beni e redditi in conti offshore

Il 4 dicembre 2023, la banca privata svizzera Banque Pictet ha ammesso di aver cospirato con i contribuenti statunitensi per nascondere beni e redditi in conti offshore. La banca ha stipulato un accordo di rinvio dell’azione penale (DPA) con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, in base al quale pagherà 122,9 milioni di dollari al Tesoro degli Stati Uniti.

L’accordo riguarda le attività di Pictet dal 2008 al 2014. Durante questo periodo, la banca ha aperto e gestito conti offshore per 1.637 clienti statunitensi, per un totale di oltre 5,6 miliardi di dollari. Pictet ha aiutato i suoi clienti a nascondere i loro beni e redditi all’Internal Revenue Service (IRS), l’agenzia governativa statunitense deputata alla riscossione dei tributi.

In particolare, Pictet ha fornito ai suoi clienti i seguenti servizi:

Apertura di conti offshore in Svizzera e in altri paesi;
Gestione dei conti offshore;
Aiuto a nascondere i beni e i redditi dei clienti all’IRS.
Le attività di Pictet hanno consentito ai suoi clienti di evadere complessivamente 50,6 milioni di dollari di tasse.

L’accordo di rinvio dell’azione penale è un risultato significativo per il Dipartimento di Giustizia. È la prima volta che una banca privata svizzera viene accusata di aver cospirato con i contribuenti statunitensi per evadere le tasse.

L’accordo ha anche un impatto significativo sulla reputazione di Pictet. La banca ha affermato che si scusa sinceramente per le sue azioni e che sta lavorando per migliorare i suoi controlli interni.

L’accordo di rinvio dell’azione penale è un passo avanti nella lotta all’evasione fiscale internazionale. Tuttavia, rimane da vedere se questo indurrà altre banche private svizzere a cambiare le loro pratiche.