Israele attacca scuola a Gaza: 93 morti confermati

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Israele attacca scuola a Gaza: 93 morti confermati

La guerra di Israele a Gaza: dolore e rabbia per le decine di persone uccise nell’attacco a una scuola

Il conflitto tra Israele e Gaza ha raggiunto un nuovo e tragico apice con l’attacco israeliano a una scuola di Gaza City, che ha causato la morte di almeno 93 persone e il ferimento di decine di altri. L’attacco ha avuto un impatto devastante sulle famiglie palestinesi, provocando anche ingenti sfollamenti.

Israele attacca scuola a Gaza: 93 morti confermati

Secondo le autorità locali, l’assalto aereo israeliano ha colpito una scuola dell’UNRWA, uccidendo anche 11 bambini e causando una grave crisi umanitaria. L’UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati palestinesi, ha denunciato che tra i 60.000 e i 70.000 abitanti di Khan Younis sono stati costretti a evacuare verso la già sovraffollata area di al-Mawasi.

L’attacco arriva in un momento cruciale, a pochi giorni dall’inizio dei colloqui per la tregua fissati per il 15 agosto. Questi colloqui hanno come obiettivo il raggiungimento di un accordo sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. L’attacco alla scuola è stato fortemente condannato dalla comunità internazionale e ha sollevato gravi preoccupazioni. Tuttavia, l’esercito israeliano, tramite una dichiarazione, ha respinto le accuse, sostenendo che la scuola ospitava una “sala di comando di Hamas e della Jihad Islamica”. Secondo l’IDF (Israel Defense Forces), i morti includerebbero 19 “terroristi”, e le cifre fornite dalle autorità di Gaza sarebbero state gonfiate.

La condanna dell’attacco è stata unanime a livello internazionale. Gli Stati Uniti hanno espresso una profonda preoccupazione per le notizie riguardanti le vittime civili e l’Unione Europea, tramite l’Alto Rappresentante Josep Borrell, ha manifestato il suo orrore di fronte alle immagini dell’attacco. Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha definito “inaccettabile” il bombardamento della scuola e ha chiesto a Israele di rispettare il diritto umanitario. L’Egitto, che funge da mediatore nei colloqui, ha dichiarato che l’azione israeliana dimostra una mancanza di volontà politica per porre fine al conflitto. Anche Mousa Abu Marzouk, membro dell’ufficio politico di Hamas, ha accusato Israele di cercare di ostacolare i negoziati per un cessate il fuoco.

Questo tragico evento ha sollevato ulteriori interrogativi sulla conduzione del conflitto e sulla capacità della comunità internazionale di mediare una soluzione. Mentre i medici lottano per gestire l’ondata di feriti e recuperare i corpi delle vittime, il mondo osserva con preoccupazione la situazione a Gaza e le implicazioni di questo attacco sulla fragile speranza di pace nella regione.

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