cinquanta anni – Anniversario del primo sbarco umano sulla Luna

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cinquanta anni – Anniversario del primo sbarco umano sulla Luna

Il 20 luglio 2019 si celebra cinquanta anni anniversario del primo sbarco umano sulla Luna, come parte della missione lunare dell’Apollo 11 della NASA.

Gli astronauti statunitensi Neil Armstrong e Buzz Aldrin sono stati i primi umani nella storia a mettere piede sulla Luna.

Un evento trasmesso in diretta in tutto il mondo alla televisione e alla radio, visto in televisione da oltre 500 milioni di spettatori in tutto il mondo, la programmazione TV più seguita fino a quella data.

Il modulo lunare, chiamato “Eagle”, è atterrato alle 16.18 il 20 luglio 1969.

Poco più di sei ore dopo, alle 2.56, Armstrong mise il piede sinistro sulla superficie lunare, dichiarando: “Questo è un piccolo passo per l’uomo, un balzo gigantesco per l’umanità”.

Il programma Apollo della NASA ha attraversato 17 missioni, anche se è meglio noto per aver messo le prime persone sulla luna esattamente 50 anni fa,

Inoltre, il programma Apollo degli anni ’60 e ’70,  la NASA inviò nove missioni sulla Luna.

Sei di loro hanno atterrato gli astronauti in modo sicuro in superficie,  le uniche volte in cui gli umani hanno visitato un altro mondo.

L’umanità non ha messo piede sulla superficie lunare dalla missione Apollo 17 della NASA a Dicembre 1972.

Un giorno, gli astronauti potranno tornare sulla Luna,  non solo per un breve soggiorno, ma per vivere e lavorare per mesi o addirittura anni.

La stampa 3D non è una nuova idea; le stampanti sono già disponibili per l’acquisto in varie dimensioni.

La stampa 3D è in grado di costruire un’intera casa in un’unica operazione, in meno di 24 ore.

Oltre a rivoluzionare il settore edilizio e il settore immobiliare, la creazione di contorni ha, letteralmente, un’applicazione ultraterrena: non solo sono state stampate le case terrestri del futuro, ma queste enormi stampanti 3D potrebbero essere trasportate sulla Luna, o anche a Marte, e anche lì costruire abitazioni.

Sul sito web della NASA, il dottor Khoshnevis scrive che  insieme ad altre tecnologie possono essere impiegate per costruire un’intera “infrastruttura di insediamento lunare”.