Manovra 2025: Fondi insufficienti per il servizio sanitario nazionale
Manovra 2025: Fondi insufficienti per il servizio sanitario nazionale
La Manovra finanziaria per il 2025 sta suscitando grande preoccupazione nel settore sanitario italiano. Secondo Fondazione Gimbe, rappresentata dal presidente Nino Cartabellotta, le risorse previste nella manovra sono del tutto insufficienti per garantire la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e affrontare le sfide attuali e future. In particolare, Gimbe stima un deficit di 19 miliardi di euro da colmare entro il 2030 per mantenere adeguati livelli di assistenza e servizi sanitari. Questo allarme viene lanciato durante l’audizione di Gimbe alle Commissioni Bilancio della Camera e del Senato, dove Cartabellotta ha sottolineato che, senza interventi decisi e un incremento significativo dei fondi, il principio di universalismo del SSN rischia di essere compromesso.

Un punto centrale della critica di Cartabellotta è il limitato aumento del Fondo Sanitario Nazionale (FSN), incrementato solo di 2,5 miliardi per il 2025, per un totale di 136,5 miliardi di euro. Questo rappresenta un aumento dell’1% rispetto all’anno precedente, una cifra considerata insufficiente per rispondere alle necessità del sistema sanitario, aggravate da anni di sottostanziamenti. La Fondazione Gimbe sottolinea come questo incremento sia del tutto inadeguato rispetto alle crescenti esigenze del settore e avverte che, senza un incremento sostanziale e mirato, sarà impossibile mantenere la qualità e l’accessibilità dei servizi sanitari per tutti i cittadini.
Un altro aspetto rilevante è il rapporto tra spesa sanitaria e Prodotto Interno Lordo (PIL), che, secondo le previsioni, continuerà a ridursi nei prossimi anni. La quota di PIL destinata alla sanità, infatti, è prevista in calo dal 6,12% del 2024 al 6,05% nel 2025 e 2026, con una prospettiva ancora più bassa per il 2029, quando potrebbe scendere fino al 5,7%. Questa riduzione percentuale rispetto al PIL è preoccupante, poiché indica una tendenza di progressiva riduzione della priorità attribuita alla sanità pubblica rispetto al resto delle spese governative. Cartabellotta definisce questo aumento del FSN “una mera illusione”, poiché i valori assoluti non riflettono l’effettivo potere d’acquisto né le crescenti necessità del sistema, ma appaiono come un tentativo di placare le critiche con cifre che, a conti fatti, non possono garantire la sostenibilità del SSN.
Il mancato adeguamento delle risorse e l’assenza di riforme strutturali lasciano presagire conseguenze gravi per l’universalismo e l’equità della sanità italiana. Il rischio è che, senza un forte sostegno finanziario e un rinnovamento delle politiche sanitarie, si possa assistere a un progressivo deterioramento dei servizi, con un sistema che potrebbe diventare insostenibile soprattutto per le fasce di popolazione più vulnerabili. La situazione è resa ancora più critica dalla crescente necessità di rispondere all’invecchiamento della popolazione, all’aumento delle malattie croniche e al bisogno di innovazione tecnologica e digitale nella sanità.
In conclusione, il quadro delineato da Gimbe solleva un allarme che il Governo dovrà affrontare con misure concrete e coraggiose per garantire un futuro solido al Servizio Sanitario Nazionale. L’obiettivo non può limitarsi al contenimento dei costi, ma deve puntare alla sostenibilità e alla qualità della sanità pubblica, altrimenti il rischio è di mettere a repentaglio la salute della popolazione e di rendere sempre più diseguale l’accesso alle cure.
Tre libri di autori italiani e stranieri tradotti, che trattano il tema della sanità, delle politiche sanitarie e delle sfide economiche:
- “La salute in una società in trasformazione” di Donata Francescato e altri
- Questo libro affronta le sfide e i cambiamenti nel sistema sanitario italiano, analizzando le dinamiche sociali, politiche ed economiche che influenzano la salute pubblica. Offre uno sguardo critico sulla riforma della sanità e propone spunti di riflessione per un futuro più equo e sostenibile.
- “La salute: un diritto da difendere” di Paul Farmer
- Paul Farmer, medico e antropologo, esplora le disuguaglianze nella salute a livello globale. Sebbene non sia specificamente incentrato sull’Italia, le sue analisi sui diritti umani e sull’accesso alle cure offrono un’importante prospettiva su come le politiche sanitarie possano e debbano essere concepite per garantire l’equità e la giustizia sociale.
- “Malattia e salute: una questione di giustizia” di Michael Marmot
- Questo libro analizza il legame tra stato sociale, salute e disparità economiche. Marmot, un epidemiologo di fama mondiale, esamina come le condizioni sociali influenzino la salute delle popolazioni e discute delle politiche che potrebbero migliorare l’accesso e la qualità delle cure sanitarie per tutti, in particolare per le fasce più vulnerabili della società.
Questi libri offrono un’ampia visione delle problematiche legate alla sanità, affrontando temi che vanno dalle politiche economiche alla giustizia sociale, utili per comprendere le sfide attuali e future del sistema sanitario.
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