Chiusura centrali a carbone: Regno Unito primo nel G7

Chiusura centrali a carbone: Regno Unito primo nel G7

Il Regno Unito ha ufficialmente detto addio al carbone, diventando il primo paese del G7 a completare questo passo storico. Dopo oltre un secolo di dipendenza, la chiusura dell’ultima centrale a carbone attiva, quella di Ratcliffe-on-Soar nel Nottinghamshire, segna un momento cruciale nella transizione energetica del paese. Questa centrale, attiva da 57 anni, ha rappresentato una delle principali fonti di energia per il Regno Unito, ma il governo britannico ha deciso di accelerare il processo di abbandono di questo combustibile fossile per ridurre l’impatto ambientale e favorire la lotta al cambiamento climatico.

Chiusura centrali a carbone: Regno Unito primo nel G7

L’addio al carbone da parte del Regno Unito è il risultato di un piano di decarbonizzazione avviato più di un decennio fa. Nel 2012, il carbone rappresentava ancora il 40% della produzione di elettricità nazionale, mentre oggi è sceso all’1%. La decisione di eliminare completamente il carbone entro il 2025 è stata anticipata al 2024 in vista della conferenza ONU sul clima Cop26 tenutasi a Glasgow nel 2021. Questa mossa è stata lodata a livello internazionale, in quanto il carbone è considerato uno dei principali responsabili del riscaldamento globale.

Sebbene il Regno Unito abbia voltato pagina, il carbone rimane una fonte di energia rilevante a livello globale. Paesi come Cina, India, Stati Uniti e Giappone continuano a fare ampio uso di questa risorsa, che attualmente genera circa il 35,5% dell’elettricità mondiale. Tuttavia, l’abbandono del carbone nel Regno Unito rappresenta un esempio positivo per altre nazioni che stanno cercando di ridurre la loro dipendenza da combustibili fossili e aumentare l’uso di fonti rinnovabili.

Il passaggio alle energie rinnovabili è stato notevole per il Regno Unito. Oltre la metà dell’elettricità britannica oggi proviene da fonti come l’energia eolica e solare, mentre il resto è prodotto principalmente da gas naturale e energia nucleare. Questo spostamento verso le rinnovabili ha contribuito a ridurre le emissioni di gas serra e a promuovere uno sviluppo più sostenibile. Tuttavia, resta ancora molto da fare a livello globale per contenere il cambiamento climatico.

L’attenzione si concentra ora sul metano, un gas serra che ha un impatto climatico ancora più elevato rispetto alla CO2. Secondo il rapporto dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), il metano ha un potenziale di riscaldamento globale 29,8 volte superiore a quello della CO2 su un periodo di 100 anni, ma se considerato su un arco temporale di 20 anni, il suo impatto è addirittura 82,5 volte maggiore. Ciò significa che ridurre le emissioni di metano può avere un effetto rapido e significativo nella lotta contro il cambiamento climatico, un aspetto che richiede ulteriori azioni e strategie a livello internazionale.

In sintesi, l’addio del Regno Unito al carbone rappresenta un’importante vittoria nella battaglia contro il cambiamento climatico e un modello per altri paesi. Tuttavia, la transizione globale verso un’economia sostenibile richiede ancora sforzi concertati e la riduzione delle emissioni di tutti i gas serra, inclusi quelli più pericolosi come il metano.

Tre libri che trattano il tema della transizione energetica, della chiusura delle centrali a carbone e delle politiche ambientali, con particolare attenzione al contesto del Regno Unito e delle sue iniziative nel G7:

  1. “Il futuro dell’energia: Verso una società senza carbone” di Michael W. Horn
    Questo libro esplora la transizione verso fonti di energia rinnovabili e la riduzione dell’uso del carbone. Horn analizza i vari approcci adottati dai paesi, con un focus sul Regno Unito, che ha intrapreso azioni significative per chiudere le centrali a carbone e investire in energie pulite.
  2. “La transizione energetica. Riflessioni sulle sfide e le opportunità” di Antonio Cammisecra
    Cammisecra discute la necessità di una transizione energetica globale, evidenziando le politiche adottate dai vari paesi, inclusi i successi e le difficoltà. Il libro approfondisce anche l’importanza della chiusura delle centrali a carbone e come il Regno Unito si posizioni come leader nel G7.
  3. “Energia e cambiamento climatico. Storia e prospettive” di John F. Richards
    Richards offre una panoramica storica sulle politiche energetiche e il loro impatto sul cambiamento climatico. Il libro discute in dettaglio le iniziative del Regno Unito per ridurre l’uso di carbone e promuovere energie rinnovabili, analizzando le conseguenze per il futuro dell’energia nel contesto globale.

Questi libri forniscono una comprensione approfondita delle dinamiche legate alla chiusura delle centrali a carbone e alla transizione verso un futuro energetico più sostenibile, evidenziando il ruolo del Regno Unito nel panorama internazionale.

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